| Eccomi qui a recensire uno dei lavori che mi ha colpito di più in assoluto. Diciamo che questa recensione l'avevo fatta un po' di tempo fa ;D e visto che mi sembrava di ottimo livello la 'riciclo' (si fa per dire -__-) per presentare anche a voi quest'opera DEGNA di nota.
Un accenno di trama: La storia si svolge in Giappone. Un ragazzo di nome Akagi entra in un luogo dove un gruppo di uomini sta giocando d'azzardo a mahjong*. Nel corso della serata, Akagi, oltre ad apprendere le basilari regole del gioco, partecipa anche alle sue prime sfide, le quali rappresentano il suo ingresso nel mondo del sottosuolo, composto da scommesse, violenza, pressione e grandi somme di denaro. Con lo strutturarsi della vicenda, si marcherà sempre più a fondo la mentalità del protagonista e si renderà noto (in maniera decisamente offuscata) il pensiero di Akagi che lo spinge alla ricerca di vere e proprie battaglie intellettuali a mahjong contro svariate persone, aventi un modo di pensare molto distante da quello del ragazzo.
*gioco da tavolo nato in Cina e molto diffuso soprattutto in Giappone e USA.
E dopo avervi spiegato che cosa c'è di effettivo nell'anime.. Ecco un mio commento personale senza però sbilanciarmi troppo huhu ;d
A mio giudizio Akagi è uno degli anime più belli ed interessanti con cui mi è capitato di venire in contatto durante il mio percorso da otaku. Ciò che tengo subito a precisare è che: Questo non è un anime sul mahjong, il quale è utilizzato più che altro come mezzo per esplicare una profonda introspezione e per descrivere particolari sfide psicologiche. Parlando della grafica, direi che il giudizio della maggior parte di coloro che la vedono per la prima volta possa essere assai negativo, ma il fattore che stupisce è quanto possiamo ritenere azzeccata la scelta di quel disegno (e quanto possiamo apprezzarlo) man mano che proseguiamo la visione dell'anime.
Il protagonista, Akagi Shigeru, mi ha colpito in maniera strabiliante portandomi a considerarlo uno dei più riusciti antieroi e, in generale, personaggi che mi è capitato di osservare e studiare. Per quanto riguarda l'audio invece.. Io l'ho trovato strabiliante, non perchè contiene le 'canzoni' che in assoluto preferisco il repertorio musicale mondiale, ma perchè qualsiasi altra traccia non avrebbe sortito lo stesso effetto e non avrebbe provocato lo stesso coinvolgimento (inoltre la OP è proprio un bijoux per creare l'atmosfera).
Per concludere, io non voglio fare il moralista, nè il filosofo, poichè non penso neanche di esserne qualificato, però devo dire che trovo sciocco analizzare per filo e per segno la morale ed i valori che un anime vuole trasmettere. In primis, odio quei lavori che vogliono essere didattici spiegandoti in modo ovvio i significati che si celano dietro l'opera; inoltre, penso che ognuno di noi deve trovare ciò che Può trovare^^ e perciò lasciare libero spazio alla sua interpretazione.
Quindi, Akagi è un anime che mi ha dato tanto e che ho trovato profondo. Lo consiglio veramente a Chiunque.
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